Rugby: che origini ha, storia, regole, campionati e squadre

Il rugby è uno sport nato nel XIX secolo, precisamente nel 1823, quando un giovane studente di nome William Webb Ellis, durante una partita di calcio a Rugby, in Inghilterra, decise di prendere la palla tra le mani e correre verso la meta avversaria. Questo gesto audace ha dato vita a quello che oggi conosciamo come rugby, uno sport che combina forza fisica, strategia e spirito di squadra. Nel 1845, gli studenti della Rugby School codificarono le prime regole del gioco, dando così inizio a una vera e propria evoluzione. 

I 2 Paesi che hanno giocato la prima partita di rugby riconosciuta a livello internazionale

Nel 1871, venne fondata la Rugby Football Union (RFU) in Inghilterra, che stabilì ulteriormente le regole e organizzò il primo incontro internazionale, che vide
contrapporsi Inghilterra e Scozia.
Da quel momento, il rugby iniziò a espandersi rapidamente in tutto il mondo, adattandosi ai vari contesti culturali e sportivi

Come si svolge una partita di rugby: le regole fondamentali

Il rugby si gioca su un campo rettangolare con due squadre di 15 giocatori (nel rugby union) o 13 giocatori (nel rugby league). L'obiettivo del gioco è segnare punti portando la palla oltre la linea di meta avversaria o calciandola tra i pali.
Le regole possono variare leggermente a seconda della variante del gioco, ma ci sono alcuni principi fondamentali che rimangono costanti.

  1. Il possesso della palla: i giocatori possono passare la palla solo all'indietro o lateralmente. Passare in avanti è vietato, il che richiede una maggiore
    strategia nell'organizzazione del gioco.
  2. Il placcaggio: è un elemento centrale nel rugby. Solo il portatore della palla può essere placcato. Dopo un placcaggio, il giocatore deve rilasciare la palla,
    dando l'opportunità agli altri di recuperarla.
  3. Le mischie e le rimesse: quando ci sono infrazioni, come un passaggio in avanti, il gioco si ferma e si riprende con una mischia o una rimessa laterale, a
    seconda della situazione. La mischia è un momento di intenso contatto fisico in cui i giocatori delle due squadre si uniscono per cercare di conquistare la palla.
  4. Le mete e i calci: una meta vale cinque punti e può essere seguita da un calcio di trasformazione, che vale due punti aggiuntivi se realizzato con successo. Ci sono anche i calci piazzati e i drop goal, che consentono alle squadre di accumulare punti anche senza segnare una meta.

Campionati e competizioni Internazionali di rugby

Negli anni, il rugby ha sviluppato una serie di competizioni di alto livello. La Coppa del Mondo di rugby, istituita nel 1987, rappresenta l'apice del gioco a livello internazionale e si tiene ogni quattro anni. Questa competizione ha visto trionfare nazioni come Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e Inghilterra, ognuna con una storia ricca e appassionante.
Oltre alla Coppa del Mondo, ci sono anche tornei annuali come il Sei Nazioni, che coinvolge Inghilterra, Scozia, Irlanda, Galles, Francia e Italia. Anche il rugby a sette, una variante più veloce del gioco tradizionale, ha guadagnato attenzione a livello globale, grazie anche alla sua inclusione nelle Olimpiadi.

Squadre iconiche e giocatori leggendari

Il rugby è un sport di squadra, e molte squadre hanno lasciato un segno indelebile nella storia del gioco. La Nuova Zelanda, conosciuta come gli All Blacks, è forse la squadra più famosa al mondo. Con il loro suggestivo haka, un canto di guerra Maori, gli All Blacks entrano in campo creando un'atmosfera elettrizzante.
La loro reputazione di squadra vincente è supportata da un numero impressionante di titoli mondiali. Altre squadre notevoli includono il Sudafrica, che ha vissuto una significativa rinascita dopo la fine dell'apartheid, vincendo la Coppa del Mondo nel 1995 grazie a un'incredibile vittoria contro la Nuova Zelanda.
Anche l'Inghilterra ha avuto i suoi momenti di gloria, trionfando nella Coppa del Mondo del 2003 con un memorabile drop goal di Jonny Wilkinson. Tra i giocatori leggendarî, nomi come Richie McCaw, Jonah Lomu, Martin Johnson e Brian O'Driscoll si distinguono per le loro straordinarie carriere e per il contributo significativo che hanno dato al gioco. Questi atleti non sono solo abili nel maneggiare la palla, ma incarnano anche i valori del rugby: rispetto, integrità e passione.

Il futuro del rugby

La crescente popolarità del rugby a sette e l'espansione del gioco in nuove nazioni, come quelli dell'Asia e dell'Africa, stanno contribuendo a diversificare il panorama rugbistico globale. Inoltre, con l'aumento dell'attenzione sui temi della salute e della sicurezza degli atleti, le federazioni stanno lavorando per rendere il gioco sempre più sicuro.
La tecnologia gioca anche un ruolo sempre più importante nel rugby moderno, con sistemi come il TMO (Television Match Official) che aiutano a garantire decisioni più accurate durante le partite. Questo non solo migliora l’esperienza per gli spettatori, ma protegge anche gli atleti da possibili errori arbitrali.

 

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